I primi insediamenti
Sebbene non sia possibile risalire ai primissimi insediamenti nel territorio, sappiamo che Piedicavallo viene riportato come luogo permanentemente e stabilmente abitato «per la prima volta nei documenti nell’elenco degli affitti del Vescovo Lombardo della Torre», nella prima metà del XIV secolo [Delmo Lebole, Storia della chiesa biellese. La pieve di Biella, Vol. V, Tipografia e Libreria Unione Biellese, Biella 1989, p. 179]. Un secolo più tardi si registrano i primi insediamenti stabili di Montesinaro.
Nel febbraio 1562 i territori della Valle d’Andorno si separarono da Biella e nel 1621, per volere del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, furono sottoposti a Marchesato: il feudo fu affidato a uno dei figli illegittimi del Duca, il Marchese Emanuele, al quale successe il fratello Carlo Umberto nel 1652. La successione dei Marchesi d’Andorno (Alessio San Martino di Pella – 1674, Carlo Emilio di Parella – 1710) è per noi qui rilevante solamente fino al 1694, quando l’Alta Valle ottenne la sua autonomia. Già nel 1646 i Valligiani avevano richiesto il distacco dal Marchesato ma fu solo con il benestare del Duca Vittorio Amedeo II di Savoia che venne costituito il comune di Valle.
Da Valle al Comune di Piedicavallo
La vita di Valle fu travagliata e breve. Un Decreto Ducale del 5 marzo 1700 ordinò «al Conte e Senatore Ermanno di Gros di procedere alla separazione e divisione dei Cantoni della Valle d’Andorno supplicata» [Remo Valz Blin, Memorie sull’Alta Valle d’Andorno, Libreria Vittorio Giovannacci Biella, Biella 1977, p. 158].
A seguito di una votazione, il 14 marzo 1700 nacque il comune di Piedicavallo, insieme a quelli di Campiglia, San Paolo e Quittengo, che, però, si oppose alla divisione. All’epoca, Piedicavallo comprendeva le frazioni di Montesinaro, Rosazza e Beccara; Rosazza infatti divenne comune autonomo soltanto nel 1906, mantenendo Beccara come sua frazione.
Scrive poi Remo Valz Blin che «raggiunta la costituzione dei quattro comuni della Valle, con gli accordi testè accennati, la separazione effettiva di essi con la posa dei termini, non si ottenne che molto più tardi, cioè nell’ottobre del 1722».
Il 21 marzo 1724, a seguito di un pagamento di L 5.400, l’Avvocato Liborio Gargano di Chieri acquistò il feudo di Piedicavallo, divenendone Conte. Il 24 aprile 1752, il Conte Gargano vendette il titolo a Paolo Francesco Vacca, di Pietro Lodovico, presidente e senatore del Regione Senato di Torino e prefetto di Saluzzo. Dopo la morte del Senatore, avvenuta il 13 marzo 1775, subentrò quale Conte di Piedicavallo il figlio Giuseppe Ludovico Vacca, prefetto della Città di Vercelli.
Il feudo venne poi soppresso il 28 ottobre 1782.

Stemma araldico della Famiglia Vacca
Per ogni approfondimento si rimanda alle opere citate.